VENERDI’ 7 NOVEMBRE 2025 ALLE ORE 20.30
c/o Casa Riese in via Don Gnocchi 5 a Riese Pio X – Treviso
L’Associazione Alzheimer Riese Pio X propone un incontro informativo sul tema
PILLOLE DI PREVENZIONE: VIAGGIO TRA I FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI PER FRAGILITA’ E DEMENZE (FARMACI COMPRESI!)
PARTECIPAZIONE LIBERA E GRATUITA
Abstract
Nello scenario attuale dominato dall’invecchiamento della popolazione mondiale, le malattie neurodegenerative stanno assumendo, tra le patologie emergenti, una forte rilevanza sanitaria, sociale, assistenziale, economica. L’età avanzata appare di gran lunga il più importante fattore di rischio per fragilità e per diverse patologie, in particolar modo le demenze e alcune manifestazioni spesso associate, come i parkinsonismi e gli episodi confusionali (delirium), frequenti, debilitanti e tuttavia colpevolmente sottovalutati.
Le ricerche scientifiche pubblicate da un gruppo di esperti sull’autorevole rivista scientifica The Lancet in questi anni hanno redatto un elenco di 14 fattori di rischio modificabili per ridurre le fragilità e i casi di demenza del 45% agendo sullo stile di vita e sull’ambiente: sordità e isolamento sociale\solitudine, diabete mellito, ipertensione arteriosa e obesità, fumo, depressione, bassa scolarità e sedentarietà, abuso di alcol, traumi cranici, inquinamento atmosferico, aumento del colesterolo LDL e cecità.
Diversi e numerosi fattori di rischio modificabili sono destinati ad entrare presto e prepotentemente nell’elenco, tra cui i disturbi del sonno (le carenze, le apnee notturne, ecc.).
Esporre il tema della prevenzione della fragilità e delle demenze, condizioni molto più frequenti anche se non esclusive della terza e quarta età (al mondo sono stati censiti circa 4 milioni di casi di demenze “giovanili”, ovvero sotto i 65 anni), impone uno sguardo attento a un fenomeno “razziale” (il razzismo dell’età, del “tanto è vecchio”) ovvero all’ageismo.
Nel 2024 Andrea Ungar insieme alle associazioni internazionale di geriatri, ai rappresentanti delle Nazioni Unite e dell’OMS, hanno intrapreso un’azione contro tale fenomeno producendo una Carta di Firenze e il relativo Manifesto contro l’ageismo nel quale si sottolineano le azioni per invertire la rotta, puntando innanzitutto alla formazione, affinché il tema dell’invecchiamento possa diventare parte integrante del percorso educativo del personale sanitario e degli assistenti sociali. Gli autori auspicano un cambiamento di paradigma nell’approccio alla cura dell’anziano che, peraltro, non può essere trattato in maniera frammentata, di volta in volta dal cardiologo, dal neurologo, dal diabetologo ecc., ma ha necessità di essere guidato dallo sguardo di insieme del proprio medico, magari supportato dal geriatra come esperto della complessità. Ecco, il ruolo del geriatra: medico della complessità!
L’inquietante fenomeno delle “malattie da farmaci”, molto più frequente nella popolazione anziana per diversi motivi, tuttavia, non è stato sfiorato né dai ricercatori che hanno pubblicato i dati su The Lancet, malgrado stiano emergendo dati rilevanti sull’uso di diverse categorie di farmaci come fattori di rischio per fragilità e demenze, né dal gruppo che si è riunito lo scorso anno per combattere l’ageismo.
Appare indispensabile sviluppare maggiori conoscenze nel campo accidentato e complicato in cui lavora il neurologo, in quanto anch’esso trascurato a fronte di una incidenza di patologie neurologiche in progressione, in maniera preoccupante ma sottovalutata, nel mondo intero! Secondo l’OMS più di un terzo della popolazione mondiale soffre di malattie del sistema nervoso e circa il 43% di tutte le cause di disabilità è di natura neurologica. Inoltre, le malattie neurologiche sono al primo posto fra le condizioni, acute o croniche, responsabili di perdita dell’autonomia.
L’OMS sottolinea, tra l’altro, l’aumento dei casi di polineuropatia diabetica: ritengo che “la gente” e persino qualche professionista della salute, medici compresi, non conoscano sufficientemente questo territorio della neurologia.
I cittadini, noi tutti, cosa possiamo fare? Ognuno di noi può agire positivamente e responsabilmente sulla propria salute per giungere ad una vecchiaia più sana e autonoma attraverso delle scelte di stile di vita, cercando di avere le essenziali conoscenze scientifiche, e neurologiche in particolare in quanto nella popolazione, come è stato dimostrato attraverso un sondaggio dalla Società Italiana di Neurologia (SIN) nel settembre 2022, risultano assai lacunose; estenderle alle Mine Vaganti, ovvero a quelle categorie di farmaci che con vari meccanismi possono creare problemi cerebrali e generali. Le “malattie da farmaci” rappresentano temi tristi, insopportabili e inimmaginabili per chi vuol vivere sereno e inconsapevole e possono essere in buona parte debellate attraverso lo studio e l’ìmpegno professionale del personale sanitario, medici in primis.
La Responsabilità è tra le “parole scomparse”, insieme a Rispetto, Ascolto, Pazienza, Doveri, Sacrificio, Fatica, Dignità, Lentezza, ed altre ancora. Don Luigi Ciotti ha scritto: “È necessario che i cittadini comuni si rendano partecipi della vita pubblica e non siano semplici spettatori. Responsabilità è impegno quotidiano, non indignazione saltuaria, non dolore a tragedia avvenuta”.
Aggiungo allora un responsabile “Chi sa si salva e salva i propri cari”!
Ferdinando Schiavo, “neurologo dei vecchi”, autore di MALATI PER FORZA. Gli anziani fragili, il medico e gli eventi avversi neurologici da farmaci. Maggioli Editore 2014 (libro che permane attualissimo ancora nel 2025!)
Clicca qui per scaricare la locandina dell’evento